LATA
Laboratorio Analisi e Tecnologie Ambientali
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Quando si parla di edifici sostenibili, l'attenzione si concentra spesso sulle certificazioni LEED, BREEAM o WELL. Ma è davvero un "pezzo di carta" a rendere un edificio più salubre ed efficiente? La risposta è no. Ciò che fa davvero la differenza sono le misurazioni concrete, gli interventi tecnici e il monitoraggio continuo della qualità dell'aria e dei consumi energetici.
Un edificio con aria viziata, sprechi energetici e scarso comfort termico rimane problematico, certificato o meno. Al contrario, un edificio dove si misurano costantemente CO₂, composti organici volatili (VOC), particolato fine e temperatura, e dove si interviene per ottimizzare questi parametri, diventa automaticamente più sano, efficiente e confortevole. La certificazione arriva come conseguenza naturale di questo lavoro tecnico, non come obiettivo primario.
Gli inquinanti presenti negli ambienti indoor – dai VOC emessi da arredi e vernici, al particolato PM10 e PM2.5, fino all'eccesso di CO₂ dovuto a ventilazione insufficiente – possono causare la cosiddetta "Sindrome dell'Edificio Malato", con sintomi che vanno dal mal di testa alla riduzione delle capacità cognitive. La soluzione non sta nel compilare pratiche burocratiche, ma nel misurare, analizzare e correggere questi problemi con strumenti e competenze adeguate.

La vera trasformazione degli edifici moderni passa attraverso la tecnologia dell'Internet of Things (IoT). Sensori intelligenti distribuiti strategicamente nell'edificio rilevano in tempo reale una serie di parametri ambientali fondamentali:
Questi sensori non si limitano a registrare dati. Grazie a piattaforme cloud e algoritmi di intelligenza artificiale, i dati vengono elaborati per:
Come sottolineano gli esperti del settore, la ventilazione diventa così adattiva: il sistema non segue più logiche rigide, ma si regola automaticamente in base alle condizioni reali dell'ambiente. Questo significa aria più pulita quando serve, senza sprechi energetici.
Le certificazioni internazionali più riconosciute – LEED, BREEAM e WELL – rappresentano framework di riferimento che guidano la progettazione e la gestione sostenibile degli edifici. Ma è importante comprenderne il ruolo corretto.
LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)
Sviluppata dallo U.S. Green Building Council, LEED valuta la sostenibilità ambientale degli edifici attraverso otto categorie: trasporto e ubicazione, energia e atmosfera, efficienza idrica, sostenibilità del sito, qualità degli ambienti interni, materiali e risorse, innovazione e priorità regionale.
Per la qualità dell'aria indoor, LEED richiede il monitoraggio di parametri specifici attraverso metodologie standardizzate. LATA, ad esempio, utilizza:
Gli edifici possono ottenere livelli di certificazione crescenti: Certified, Silver, Gold o Platinum. L'Italia è tra le prime dieci nazioni al mondo per numero di edifici certificati LEED.
BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method)
Nato nel Regno Unito nel 1990, BREEAM è il più longevo sistema di certificazione. Valuta l'intero ciclo di vita dell'edificio attraverso dieci categorie che includono gestione, energia, materiali, rifiuti, acqua, uso del suolo e innovazione.
BREEAM si distingue per la sua flessibilità e adattabilità ai contesti locali, con livelli che vanno da Pass fino a Outstanding. È particolarmente apprezzato dagli investitori istituzionali europei per la sua struttura dettagliata e il focus sulla gestione responsabile degli immobili.
A differenza di LEED e BREEAM, che si concentrano principalmente sull'edificio in sé, WELL pone al centro il benessere degli occupanti. Sviluppato dall'International WELL Building Institute e operativo nella versione v2 dal 2018, valuta dieci concetti fondamentali:
In un'epoca post-pandemica in cui la salubrità degli ambienti è diventata centrale, WELL rappresenta un approccio complementare che valorizza l'esperienza delle persone negli spazi, con particolare attenzione alla qualità dell'aria – parametro che LATA monitora con metodologie accreditate ISO.
Per tutti e tre i protocolli, la certificazione finale valida il lavoro fatto, confermando attraverso misurazioni accreditate che l'edificio mantiene effettivamente gli standard dichiarati. Non è il certificato a creare la qualità, ma la qualità documentata a generare il certificato.
Quando un edificio viene sottoposto a monitoraggio continuo e ottimizzazione degli ambienti interni, i benefici sono tangibili e misurabili – a prescindere dal fatto che si proceda poi alla certificazione formale.
Salute e produttività degli occupanti
Uno studio della Harvard TH Chan School of Public Health ha dimostrato che migliorare la qualità dell'aria negli uffici produce un aumento della produttività dell'8% rispetto ad ambienti con ventilazione standard. I ricercatori hanno sottoposto gruppi di lavoratori a test cognitivi in scenari con diverse qualità dell'aria, ottenendo risultati inequivocabili: aria pulita significa maggiore concentrazione, capacità decisionale e velocità di reazione.
Altri studi hanno evidenziato che:
Riduzione dei costi energetici
Il monitoraggio intelligente permette di ottimizzare i consumi energetici degli impianti HVAC. Invece di far funzionare la ventilazione su fasce orarie predefinite, i sistemi adattivi intervengono solo quando i sensori rilevano effettivamente un peggioramento della qualità dell'aria. Questo si traduce in risparmi energetici significativi e riduzione delle emissioni di CO₂.
Valore immobiliare superiore
Il mercato immobiliare riconosce un valore tangibile agli edifici dove sono stati implementati interventi di monitoraggio e ottimizzazione ambientale, specialmente se validati da certificazioni.
Una ricerca condotta da REbuild Italia in collaborazione con CBRE e GBCI Europe su immobili di pregio nel centro di Milano ha rilevato che la certificazione LEED aumenta il valore dell'immobile tra il 7% e l'11% rispetto a proprietà non certificate. Altri studi indicano incrementi di valore che possono arrivare fino al 25% per gli edifici con le certificazioni più elevate.
Ma questi aumenti di valore non sono dovuti al "bollino" in sé: riflettono i minori costi di gestione (energia, manutenzione), l'attrattività superiore per inquilini sensibili alla sostenibilità e la conformità anticipata a normative sempre più stringenti.
Attrattività per tenant e dipendenti qualificati
Le aziende più innovative cercano attivamente spazi certificati perché:
Per i dipendenti, lavorare in un ambiente con aria di qualità, illuminazione ottimale e comfort termico adeguato non è un vezzo, ma un fattore che incide direttamente sulla salute, sull'umore e sulla performance.
Per ottenere risultati affidabili e certificabili, le misurazioni devono essere condotte con metodologie rigorose e strumentazione adeguata. È qui che entra in gioco il ruolo di un laboratorio accreditato.
LATA, con oltre 40 anni di esperienza nel settore ambientale, supporta aziende ed enti nella valutazione della qualità dell'aria negli edifici attraverso:
La precisione analitica è fondamentale: una misurazione errata dei VOC o del particolato può portare a valutazioni sbagliate e interventi inadeguati. Per questo è essenziale affidarsi a laboratori con competenze specifiche e strumentazione certificata.
Dal 2010, LATA ha seguito il monitoraggio per la certificazione di eco-compatibilità di importanti aziende in diversi settori, sia in Italia che all'estero, sviluppando una conoscenza approfondita delle esigenze specifiche di ciascun protocollo.
Le certificazioni LEED, BREEAM e WELL rappresentano strumenti preziosi per guidare e validare la sostenibilità degli edifici. Ma è importante non invertire i termini: non è il certificato a rendere un edificio sostenibile, sono le misurazioni accurate, gli interventi tecnici mirati e il monitoraggio continuo a creare edifici migliori.
La digitalizzazione e l'IoT stanno rendendo sempre più accessibile il monitoraggio intelligente degli ambienti indoor. Sensori, algoritmi e piattaforme cloud permettono di gestire la qualità dell'aria in modo dinamico e predittivo, ottimizzando contemporaneamente comfort, salute ed efficienza energetica.
In questo scenario, il ruolo di un laboratorio di analisi accreditato è quello di fornire le competenze tecniche e analitiche per trasformare i dati in informazioni utili, guidare gli interventi correttivi e, quando opportuno, documentare i risultati ottenuti attraverso certificazioni riconosciute internazionalmente.
Investire nella qualità reale degli edifici – non solo nel loro "marketing verde" – significa proteggere la salute delle persone, ridurre i costi operativi e creare valore patrimoniale duraturo. E le certificazioni green, quando supportate da un lavoro tecnico rigoroso, diventano la naturale attestazione di questo impegno concreto verso la sostenibilità.

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