Come rendere gli edifici davvero sostenibili: tecnologia, misurazioni e certificazioni green

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La sostanza prima del certificato

Quando si parla di edifici sostenibili, l'attenzione si concentra spesso sulle certificazioni LEED, BREEAM o WELL. Ma è davvero un "pezzo di carta" a rendere un edificio più salubre ed efficiente? La risposta è no. Ciò che fa davvero la differenza sono le misurazioni concrete, gli interventi tecnici e il monitoraggio continuo della qualità dell'aria e dei consumi energetici.

Un edificio con aria viziata, sprechi energetici e scarso comfort termico rimane problematico, certificato o meno. Al contrario, un edificio dove si misurano costantemente CO₂, composti organici volatili (VOC), particolato fine e temperatura, e dove si interviene per ottimizzare questi parametri, diventa automaticamente più sano, efficiente e confortevole. La certificazione arriva come conseguenza naturale di questo lavoro tecnico, non come obiettivo primario.

Gli inquinanti presenti negli ambienti indoor – dai VOC emessi da arredi e vernici, al particolato PM10 e PM2.5, fino all'eccesso di CO₂ dovuto a ventilazione insufficiente – possono causare la cosiddetta "Sindrome dell'Edificio Malato", con sintomi che vanno dal mal di testa alla riduzione delle capacità cognitive. La soluzione non sta nel compilare pratiche burocratiche, ma nel misurare, analizzare e correggere questi problemi con strumenti e competenze adeguate.

Sensore

La rivoluzione digitale negli edifici: sensori IoT e dati real-time

La vera trasformazione degli edifici moderni passa attraverso la tecnologia dell'Internet of Things (IoT). Sensori intelligenti distribuiti strategicamente nell'edificio rilevano in tempo reale una serie di parametri ambientali fondamentali:

  • CO₂: indicatore chiave della ventilazione e dell'affollamento degli spazi. Concentrazioni superiori a 1000 ppm riducono la concentrazione mentale e le prestazioni cognitive
  • VOC (Composti Organici Volatili): sostanze emesse da materiali, arredi e prodotti per la pulizia. Valori superiori a 300 ppb possono causare irritazioni e malessere
  • Particolato (PM10 e PM2.5): polveri sottili che penetrano profondamente nei polmoni
  • Temperatura e umidità: fondamentali per il comfort termico (range ottimale 20-27°C)
  • Consumi energetici: monitoraggio degli impianti HVAC per ottimizzare l'efficienza

Questi sensori non si limitano a registrare dati. Grazie a piattaforme cloud e algoritmi di intelligenza artificiale, i dati vengono elaborati per:

  • Identificare pattern ricorrenti: ad esempio, picchi di VOC durante le pulizie o accumulo di CO₂ nelle ore di maggiore affluenza
  • Anticipare criticità: riconoscendo condizioni favorevoli alla proliferazione di muffe o legionella
  • Gestire dinamicamente gli impianti: regolando automaticamente la ventilazione in base ai livelli reali di inquinanti, non su fasce orarie fisse
  • Ottimizzare i consumi: attivando il ricambio d'aria solo quando necessario, con significativi risparmi energetici

Come sottolineano gli esperti del settore, la ventilazione diventa così adattiva: il sistema non segue più logiche rigide, ma si regola automaticamente in base alle condizioni reali dell'ambiente. Questo significa aria più pulita quando serve, senza sprechi energetici.

I tre protocolli: LEED, BREEAM e WELL

Le certificazioni internazionali più riconosciute – LEED, BREEAM e WELL – rappresentano framework di riferimento che guidano la progettazione e la gestione sostenibile degli edifici. Ma è importante comprenderne il ruolo corretto.

LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

Sviluppata dallo U.S. Green Building Council, LEED valuta la sostenibilità ambientale degli edifici attraverso otto categorie: trasporto e ubicazione, energia e atmosfera, efficienza idrica, sostenibilità del sito, qualità degli ambienti interni, materiali e risorse, innovazione e priorità regionale.

Per la qualità dell'aria indoor, LEED richiede il monitoraggio di parametri specifici attraverso metodologie standardizzate. LATA, ad esempio, utilizza:

  • Metodo ISO 16000-6 per la determinazione del TVOC (Carbonio Organico Volatile Totale)
  • Metodo ISO 16000-3 per la formaldeide
  • Metodo ISO 7708 per le polveri PM10 e PM2.5
  • NDIR Spettroscopia US/VIS (ISO 4224) per il monossido di carbonio
  • Metodo ISO 13964 per l'ozono

Gli edifici possono ottenere livelli di certificazione crescenti: Certified, Silver, Gold o Platinum. L'Italia è tra le prime dieci nazioni al mondo per numero di edifici certificati LEED.

BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method)

Nato nel Regno Unito nel 1990, BREEAM è il più longevo sistema di certificazione. Valuta l'intero ciclo di vita dell'edificio attraverso dieci categorie che includono gestione, energia, materiali, rifiuti, acqua, uso del suolo e innovazione.

BREEAM si distingue per la sua flessibilità e adattabilità ai contesti locali, con livelli che vanno da Pass fino a Outstanding. È particolarmente apprezzato dagli investitori istituzionali europei per la sua struttura dettagliata e il focus sulla gestione responsabile degli immobili.

WELL Building Standard

A differenza di LEED e BREEAM, che si concentrano principalmente sull'edificio in sé, WELL pone al centro il benessere degli occupanti. Sviluppato dall'International WELL Building Institute e operativo nella versione v2 dal 2018, valuta dieci concetti fondamentali:

  1. Aria: qualità dell'aria indoor, ventilazione, filtraggio degli inquinanti
  2. Acqua: qualità, accessibilità e sicurezza dell'acqua potabile
  3. Nutrizione: promozione di scelte alimentari sane
  4. Luce: illuminazione naturale e artificiale ottimale per ritmi circadiani
  5. Movimento: design che incoraggia l'attività fisica
  6. Comfort Termico: temperatura e umidità adeguate
  7. Suono: qualità acustica e controllo del rumore
  8. Materiali: riduzione dell'esposizione a sostanze nocive
  9. Mente: supporto alla salute mentale e benessere psicologico
  10. Comunità: connessione sociale e senso di appartenenza

In un'epoca post-pandemica in cui la salubrità degli ambienti è diventata centrale, WELL rappresenta un approccio complementare che valorizza l'esperienza delle persone negli spazi, con particolare attenzione alla qualità dell'aria – parametro che LATA monitora con metodologie accreditate ISO.

Per tutti e tre i protocolli, la certificazione finale valida il lavoro fatto, confermando attraverso misurazioni accreditate che l'edificio mantiene effettivamente gli standard dichiarati. Non è il certificato a creare la qualità, ma la qualità documentata a generare il certificato.

I vantaggi concreti degli interventi 

Quando un edificio viene sottoposto a monitoraggio continuo e ottimizzazione degli ambienti interni, i benefici sono tangibili e misurabili – a prescindere dal fatto che si proceda poi alla certificazione formale.

Salute e produttività degli occupanti

Uno studio della Harvard TH Chan School of Public Health ha dimostrato che migliorare la qualità dell'aria negli uffici produce un aumento della produttività dell'8% rispetto ad ambienti con ventilazione standard. I ricercatori hanno sottoposto gruppi di lavoratori a test cognitivi in scenari con diverse qualità dell'aria, ottenendo risultati inequivocabili: aria pulita significa maggiore concentrazione, capacità decisionale e velocità di reazione.

Altri studi hanno evidenziato che:

  • Il raddoppio della ventilazione in ufficio riduce le assenze a breve termine del 35%
  • Ogni ora aggiuntiva di ricambio d'aria in strutture sanitarie diminuisce i congedi di malattia del 12%
  • Il miglioramento della qualità dell'aria indoor riduce del 15% i casi di malattie respiratorie tra i lavoratori (dati ISPRA)

Riduzione dei costi energetici

Il monitoraggio intelligente permette di ottimizzare i consumi energetici degli impianti HVAC. Invece di far funzionare la ventilazione su fasce orarie predefinite, i sistemi adattivi intervengono solo quando i sensori rilevano effettivamente un peggioramento della qualità dell'aria. Questo si traduce in risparmi energetici significativi e riduzione delle emissioni di CO₂.

Valore immobiliare superiore

Il mercato immobiliare riconosce un valore tangibile agli edifici dove sono stati implementati interventi di monitoraggio e ottimizzazione ambientale, specialmente se validati da certificazioni.

Una ricerca condotta da REbuild Italia in collaborazione con CBRE e GBCI Europe su immobili di pregio nel centro di Milano ha rilevato che la certificazione LEED aumenta il valore dell'immobile tra il 7% e l'11% rispetto a proprietà non certificate. Altri studi indicano incrementi di valore che possono arrivare fino al 25% per gli edifici con le certificazioni più elevate.

Ma questi aumenti di valore non sono dovuti al "bollino" in sé: riflettono i minori costi di gestione (energia, manutenzione), l'attrattività superiore per inquilini sensibili alla sostenibilità e la conformità anticipata a normative sempre più stringenti.

Attrattività per tenant e dipendenti qualificati

Le aziende più innovative cercano attivamente spazi certificati perché:

  • Riducono i costi operativi
  • Migliorano il benessere dei dipendenti (riduzione assenteismo, maggiore retention)
  • Rispondono ai criteri ESG sempre più richiesti da investitori e stakeholder
  • Comunicano un impegno concreto verso la sostenibilità

Per i dipendenti, lavorare in un ambiente con aria di qualità, illuminazione ottimale e comfort termico adeguato non è un vezzo, ma un fattore che incide direttamente sulla salute, sull'umore e sulla performance.

Il ruolo dei laboratori di analisi

Per ottenere risultati affidabili e certificabili, le misurazioni devono essere condotte con metodologie rigorose e strumentazione adeguata. È qui che entra in gioco il ruolo di un laboratorio accreditato.

LATA, con oltre 40 anni di esperienza nel settore ambientale, supporta aziende ed enti nella valutazione della qualità dell'aria negli edifici attraverso:

  • Campionamento tecnico qualificato: tecnici specializzati eseguono prelievi in campo seguendo protocolli internazionali (UNI, UNICHIM, EPA, ISO)
  • Analisi di laboratorio accreditate: determinazione di tutti i parametri richiesti dai protocolli LEED, BREEAM e WELL utilizzando strumentazione all'avanguardia (gascromatografi, spettrometri di massa, HPLC, ICP-MS)
  • Conformità normativa: molte delle prove eseguite sono soggette ad accreditamento ACCREDIA, garantendo la validità dei risultati
  • Reportistica dettagliata: i dati vengono elaborati e presentati in modo chiaro per supportare decisioni tecniche e iter certificativi

La precisione analitica è fondamentale: una misurazione errata dei VOC o del particolato può portare a valutazioni sbagliate e interventi inadeguati. Per questo è essenziale affidarsi a laboratori con competenze specifiche e strumentazione certificata.

Dal 2010, LATA ha seguito il monitoraggio per la certificazione di eco-compatibilità di importanti aziende in diversi settori, sia in Italia che all'estero, sviluppando una conoscenza approfondita delle esigenze specifiche di ciascun protocollo.

Investire sulla sostanza

Le certificazioni LEED, BREEAM e WELL rappresentano strumenti preziosi per guidare e validare la sostenibilità degli edifici. Ma è importante non invertire i termini: non è il certificato a rendere un edificio sostenibile, sono le misurazioni accurate, gli interventi tecnici mirati e il monitoraggio continuo a creare edifici migliori.

La digitalizzazione e l'IoT stanno rendendo sempre più accessibile il monitoraggio intelligente degli ambienti indoor. Sensori, algoritmi e piattaforme cloud permettono di gestire la qualità dell'aria in modo dinamico e predittivo, ottimizzando contemporaneamente comfort, salute ed efficienza energetica.

In questo scenario, il ruolo di un laboratorio di analisi accreditato è quello di fornire le competenze tecniche e analitiche per trasformare i dati in informazioni utili, guidare gli interventi correttivi e, quando opportuno, documentare i risultati ottenuti attraverso certificazioni riconosciute internazionalmente.

Investire nella qualità reale degli edifici – non solo nel loro "marketing verde" – significa proteggere la salute delle persone, ridurre i costi operativi e creare valore patrimoniale duraturo. E le certificazioni green, quando supportate da un lavoro tecnico rigoroso, diventano la naturale attestazione di questo impegno concreto verso la sostenibilità.

Riscaldamento

Approfondimento / Fonti

Foto di febrian eka saputra from Pixabay
Foto di Peter H from Pixabay
Foto di Pexels from Pixabay
Foto di GregoryButler from Pixabay

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Autore LATA
LATA
Laboratorio Analisi e Tecnologie Ambientali dal 1980 affianca le aziende con servizi di analisi e consulenza ambientale. La nostra missione è garantire sicurezza, professionalità e precisione in ogni attività, dalla consulenza tecnica alle analisi di laboratorio. Il nostro team di esperti e tecnici specializzati lavora quotidianamente per offrire soluzioni complete e affidabili nel rispetto delle normative vigenti e degli standard più elevati del settore. Contatta i nostri esperti.