LATA
Laboratorio Analisi e Tecnologie Ambientali
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L'anticipazione dell'Overshoot Day italiano al 6 maggio 2025 rappresenta un chiaro segnale di allarme che richiede un'azione immediata e coordinata. In questo scenario, le aziende non sono semplici spettatrici ma protagoniste attive di un cambiamento necessario e urgente. Il loro ruolo è duplice: da un lato devono misurare accuratamente il proprio impatto ambientale, dall'altro implementare strategie concrete per ridurlo, trasformando la sostenibilità da costo a vantaggio competitivo.
Pressioni normative: CSRD, CSDDD, direttive UE
Il quadro normativo europeo sta subendo una trasformazione radicale che rende la sostenibilità non più un'opzione ma un imperativo legale. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), entrata ufficialmente in vigore il 5 gennaio 2023, ha ampliato notevolmente il perimetro di aziende coinvolte nella redazione dell'informativa di sostenibilità: l'UE stima che le società che attualmente redigono la Dichiarazione non finanziaria (DNF) passeranno da 11.700 a oltre 50.000, di cui circa 7.000 soltanto in Italia.
La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) completa il quadro delle direttive europee sulla sostenibilità, obbligando le aziende ad assumersi la responsabilità attiva per gli impatti socio-ambientali lungo tutta la catena di fornitura, anche se tali impatti avvengono fuori dall'Unione Europea. Le aziende che non adempiono agli obblighi previsti dalla CSDDD andranno incontro a sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino al 5% del fatturato netto globale dell'impresa.
Vantaggi competitivi della sostenibilità
Adeguarsi alla normativa europea non è solo un obbligo, ma rappresenta un'opportunità per migliorare la competitività aziendale. Gli studi dimostrano che le aziende sostenibili ottengono diversi vantaggi tangibili:
Accesso ai capitali e finanziamenti ESG: le aziende con un buon profilo di sostenibilità attraggono più facilmente investitori e finanziamenti agevolati. Le aziende che adottano i criteri ESG vantano costi di finanziamento inferiori e un minor costo del debito, oltre a ottenere un accesso privilegiato al mercato creditizio.
Reputazione e fiducia degli stakeholder: un bilancio ESG trasparente rafforza la relazione con clienti, fornitori e partner. Poiché clienti, stakeholder, partner scelgono da chi acquistare o con chi collaborare anche in base all'impegno sostenibile dell'impresa, buone prestazioni sul fronte ambientale possono essere sfruttate per valorizzare le proprie attività.
Migliore efficienza operativa: strategie di sostenibilità portano a una riduzione dei costi energetici e di gestione dei rifiuti, con efficientamento delle risorse e conseguente diminuzione e razionalizzazione dei costi.
Richieste crescenti di consumatori e investitori
Il cambiamento nelle preferenze di consumatori e investitori sta ridefinendo le regole del mercato. Gli investitori mostrano sempre più fiducia nella performance a lungo termine degli investimenti ESG, mentre i consumatori sono diventati più attivi e consapevoli, passando da meri acquirenti a "prosumer" (producer + consumer).
Una recente indagine, frutto della collaborazione tra Dynamo Academy e SDA Bocconi Sustainability LAB, ha evidenziato che quasi il 60% delle aziende italiane ha un comitato ESG dedicato, mentre circa la metà ha fissato obiettivi concreti per la riduzione delle emissioni di CO2.
Anticipazione dei cambiamenti normativi
Le imprese che iniziano fin da ora il percorso di adeguamento saranno più competitive e attrattive per gli investitori. L'approccio proattivo alla sostenibilità permette alle aziende di anticipare i cambiamenti normativi futuri e di posizionarsi vantaggiosamente nel mercato.
Le tempistiche aggiornate: il pacchetto Omnibus
Il pacchetto Omnibus, approvato nell'aprile 2025, ha introdotto modifiche significative alle tempistiche di applicazione delle direttive europee sulla sostenibilità, in risposta alle richieste di semplificazione formulate nel Rapporto Draghi.
Nuove scadenze CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive)
Con lo "stop the clock" introdotto da Omnibus, le scadenze per la rendicontazione di sostenibilità sono state posticipate di 2 anni per alcune categorie di imprese:
Novità importante: le aziende soggette alla CSRD possono ora richiedere alla catena del valore informazioni limitate agli standard VSME (semplificati), alleggerendo l'onere per i fornitori PMI.
Nuove scadenze CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive)
Anche la direttiva sulla due diligence subisce un rinvio di 1 anno per la prima fase di applicazione:
Cosa significa per le aziende italiane
Queste modifiche offrono alle imprese tempo prezioso per prepararsi adeguatamente, ma non devono essere interpretate come un'opportunità per rimandare l'azione. Al contrario, rappresentano l'occasione per:
Le aziende che utilizzeranno questo tempo in modo proattivo si troveranno avvantaggiate rispetto ai concorrenti, potendo affrontare gli obblighi normativi con sistemi già rodati e consolidati.

Per trasformare l'impegno verso la sostenibilità in azioni concrete e misurabili, le aziende devono dotarsi di strumenti scientificamente validati per quantificare il proprio impatto ambientale. La misurazione accurata rappresenta il primo passo fondamentale per identificare le aree di intervento prioritarie e monitorare i progressi nel tempo.
Carbon Footprint aziendale
La Carbon Footprint di un'organizzazione è la misura delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) – dirette o indirette – prodotte dalle attività dell'organizzazione stessa, espresse in termini di anidride carbonica equivalente (CO2e). Questo tipo di analisi fornisce una visione globale dell'impatto ambientale dell'intera organizzazione e della sua catena del valore.
La carbon footprint aziendale è regolata dalla UNI EN ISO 14064-1:2019, che definisce i principi ed i requisiti per progettare e rendicontare gli inventari di GHG (gas serra) a livello di organizzazione. Lo standard ISO 14064-1 è considerato allo stesso livello del GHG Protocol, emesso in collaborazione da WBCSD e WRI, e insieme rappresentano le principali metodologie di calcolo della Carbon Footprint di un'organizzazione.
Secondo la norma ISO 14064-1 ed il GHG Protocol, l'organizzazione deve necessariamente considerare:
I gas ad effetto serra (GHG – Greenhouse Gases) considerati dalle norme sono anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) ed esafluoruro di zolfo (SF6), quantificati in base al loro effetto in termini di riscaldamento climatico attraverso il relativo GWP (Global Warming Potential).
Life Cycle Assessment (LCA)
Il Life Cycle Assessment (LCA) è una metodologia analitica e sistematica che valuta l'impronta ambientale di un prodotto o di un servizio, lungo il suo intero ciclo di vita. Il calcolo spazia dalle fasi di estrazione delle materie prime costituenti il prodotto, alla sua produzione, sua distribuzione, uso e sua dismissione finale.
La metodologia LCA è regolamentata dalle norme ISO 14040:2006 e ISO 14044:2018, che definiscono i principi e i requisiti per la conduzione di studi LCA. La procedura LCA è standardizzata a livello internazionale e comprende quattro fasi principali:
Basata sulle norme internazionali ISO 14040/ISO 14044 (LCA di prodotto) e ISO/TS 14072 (LCA di organizzazione), l'analisi del ciclo di vita consente di analizzare i potenziali impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, dall'estrazione delle materie prime fino alla gestione del fine vita.
Per tenere sotto controllo l'andamento degli impatti ambientali, le organizzazioni devono definire degli indicatori chiave di performance (KPI); questi indicatori sono degli strumenti validi che definiscono in forma concisa una condizione ambientale. Essi analizzano principalmente gli impatti ambientali più significativi e sui quali l'organizzazione può agire a livello di gestione, attività, prodotti e servizi.
I GRI Standards rappresentano il punto di riferimento mondiale per la rendicontazione di sostenibilità, grazie alla loro capacità di "fotografare" il contributo positivo o negativo dato da un'organizzazione allo sviluppo sostenibile. I GRI Standards ambientali sono suddivisi in otto indicatori, utilizzati dalle organizzazioni per misurare le performance in ambito:
Tra i KPI ambientali più utilizzati dalle aziende italiane troviamo:
Carbon Footprint: quantifica le emissioni di CO2 equivalente e rappresenta il parametro che permette di determinare gli impatti ambientali che le attività di un'impresa hanno sul Pianeta.
Water Footprint: l'impronta idrica è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volumi d'acqua consumati e inquinati per unità di tempo.
Bilancio di materia: uno dei principali KPI per la misurazione e il monitoraggio dell'efficienza dei processi di recupero, che stima il rapporto tra gli input e gli output di produzione.
L'utilizzo sinergico della ISO 14001:2015 e dei GRI Standards può facilitare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi per il miglioramento delle performance ambientali e consente la misurazione e la comparazione del modello di sostenibilità adottato.

L'Overshoot Day che cade sempre più anticipatamente non rappresenta solo una sfida, ma anche un'opportunità per le aziende di dimostrare che la sostenibilità può essere un driver di innovazione e successo competitivo. In questo panorama, alcuni settori industriali si stanno distinguendo per le loro iniziative virtuose, dimostrando che è possibile ridurre significativamente l'impronta ecologica mantenendo, e spesso migliorando, le performance economiche.
Interface: obiettivo zero impatto raggiunto e oltre
Interface Inc., il produttore di moquette modulari con sede ad Atlanta, rappresenta uno dei casi studio più emblematici di trasformazione sostenibile nel settore manifatturiero. La storia inizia nel 1994, quando il CEO Ray Anderson ebbe quella che lui stesso definì una "epifania" dopo aver letto "The Ecology of Commerce" di Paul Hawken.
Mission Zero: il percorso verso l'impatto zero
Nel 1997, Interface lanciò "Mission Zero", l'obiettivo ambizioso di eliminare completamente qualsiasi impatto negativo sull'ambiente entro il 2020. I risultati ottenuti sono stati straordinari:
Climate Take Back: dal zero all'impatto positivo
Raggiunto l'obiettivo di Mission Zero nel 2019, Interface ha lanciato "Climate Take Back", una missione ancora più ambiziosa: contribuire all'inversione del cambiamento climatico. I quattro pilastri della nuova strategia sono:
Innovazione carbon negative
Nel 2020, Interface ha creato la prima moquette carbon negative al mondo. Utilizzando materiali bio-based innovativi, l'azienda è riuscita a creare prodotti che sequestrano più carbonio di quanto ne emettano durante la produzione. L'obiettivo è diventare carbon negative entro il 2040.
Il modello circolare
Interface ha sviluppato programmi innovativi come:
Unilever, multinazionale anglo-olandese dei beni di consumo, ha dimostrato che la sostenibilità può essere integrata con successo in un modello di business globale attraverso il "Sustainable Living Plan" (USLP), lanciato nel 2010.
Il Sustainable Living Plan: tre pilastri strategici
Il piano si articola su tre obiettivi principali:
Risultati ambientali significativi
I progressi di Unilever in campo ambientale sono stati notevoli:
Performance economiche
Il commitment verso la sostenibilità ha generato risultati economici tangibili:
Innovazione sostenibile
Unilever ha investito massicciamente in ricerca e sviluppo per prodotti sostenibili:
Sfide e lezioni apprese
Nonostante i successi, Unilever ha affrontato alcune sfide:
Questi risultati misti dimostrano l'importanza di obiettivi realistici ma ambiziosi e della necessità di adattare le strategie durante l'implementazione.

Come LATA supporta le aziende nella transizione sostenibile
Il Laboratorio LATA rappresenta un partner strategico fondamentale per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di sostenibilità basato su dati scientifici rigorosi e misurabili. Con oltre 40 anni di esperienza nel settore delle analisi ambientali, LATA offre un approccio multidisciplinare che accompagna le aziende in ogni fase della loro transizione verso modelli di business sostenibili.
Servizi di misurazione e monitoraggio ambientale
LATA fornisce una gamma completa di servizi per la quantificazione degli impatti ambientali:
Supporto alle certificazioni di sostenibilità
LATA supporta le aziende nell'ottenimento delle principali certificazioni ambientali internazionali, fornendo le competenze tecniche necessarie per soddisfare i rigorosi standard richiesti.
Le certificazioni internazionali LEED, BREEAM e WELL rappresentano i gold standard per l'edilizia sostenibile e il benessere degli occupanti. LATA offre servizi specializzati per supportare le aziende nell'ottenimento di queste prestigiose certificazioni.
Certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)
LEED, sviluppato dal U.S. Green Building Council, è uno dei sistemi di certificazione più riconosciuti a livello globale, focalizzato sulla sostenibilità e sulla riduzione dell'impatto ambientale degli edifici. Il sistema valuta:
LATA supporta i progetti LEED attraverso:
Certificazione BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method)
BREEAM, sviluppato nel Regno Unito dal Building Research Establishment, è uno dei principali metodi di valutazione della sostenibilità per edifici e infrastrutture nel mondo. Nato nel 1990, BREEAM è la più antica certificazione di edilizia sostenibile ancora in uso.
Il sistema BREEAM valuta dieci categorie:
Certificazione WELL (WELL Building Standard)
WELL, sviluppato dall'International WELL Building Institute, si concentra sulla promozione della salute e del benessere degli occupanti degli edifici. Valuta come le caratteristiche degli edifici influenzano la salute umana attraverso:
Monitoraggio integrato per certificazioni multiple
Molte organizzazioni lungimiranti perseguono certificazioni multiple per massimizzare le performance degli edifici sia dal punto di vista ambientale che del benessere umano. LATA offre servizi integrati che permettono di ottimizzare gli investimenti e ottenere più certificazioni simultaneamente attraverso:
Benefici del monitoraggio professionale
Il supporto di laboratori specializzati come LATA nella fase di ottenimento delle certificazioni offre vantaggi concreti:
Trend emergenti nelle certificazioni
Il settore delle certificazioni di sostenibilità è in continua evoluzione, con nuovi standard che emergono per rispondere alle sfide climatiche:
LATA si mantiene costantemente aggiornato su questi sviluppi per fornire ai clienti il supporto più avanzato e completo disponibile sul mercato, contribuendo così alla transizione verso un'economia più sostenibile e a basso impatto ambientale.
La competenza tecnica di laboratori specializzati come LATA diventa sempre più cruciale nel contesto dell'Overshoot Day italiano che cade il 6 maggio 2025, offrendo alle aziende gli strumenti scientifici necessari per misurare, monitorare e ridurre concretamente la loro impronta ecologica.
L'Overshoot Day italiano del 6 maggio 2025 non è solo un campanello d'allarme ma anche un'opportunità: l'opportunità di trasformare il nostro modello economico, di innovare verso la sostenibilità, di costruire un vantaggio competitivo duraturo basato sull'efficienza delle risorse.
L'obiettivo #MoveTheDate di posticipare l'Overshoot Day di 4,5 giorni ogni anno fino al 2050 è ambizioso ma tecnicamente raggiungibile. Richiede però l'impegno coordinato di tutti gli stakeholder: aziende, istituzioni, cittadini. Le soluzioni esistono già, le tecnologie sono mature, le metodologie sono standardizzate. Quello che serve ora è la volontà di agire.
Per le aziende, il momento di agire è ora. Ogni giorno di ritardo significa perdere vantaggi competitivi, esporsi a rischi crescenti, rinunciare a opportunità di innovazione. La transizione verso la sostenibilità è già iniziata: le aziende possono scegliere se guidarla o subirla.
LATA è pronto a essere il partner strategico di questa trasformazione, mettendo a disposizione competenze scientifiche, tecnologie avanzate e un'esperienza consolidata per aiutare le aziende a trasformare la sfida ambientale in un'opportunità di crescita sostenibile.
Il futuro sostenibile inizia con una chiamata, una email, un primo passo. Inizia oggi.
Global Footprint Network - Country Overshoot Days 2025
https://overshoot.footprintnetwork.org/newsroom/country-overshoot-days/
Dati ufficiali sui Country Overshoot Days 2025
LifeGate - "Il 6 maggio 2025 l'Italia ha già raggiunto il suo Overshoot day"
https://www.lifegate.it/italia-overshoot-day-2025
Analisi dettagliata della situazione italiana
QuiFinanza - "Italia da record in negativo, il 6 maggio è l'Overshoot Day"
https://quifinanza.it/green/ambiente/overshoot-day-2025-italia/908013/
Confronti internazionali e dati specifici
Economia Circolare - "Overshoot Day Italia 2025: quando è e perché è peggiorato così tanto"
https://economiacircolare.com/overshoot-day-italia-2025-impronta-ecologica/
Analisi delle cause del peggioramento